Il grande concerto
Impostazione e libera traduzione riassuntiva della pagina in tedesco: Marsa Alberta
Il curriculum
La storia del pianista Tartarov, scaturita dalla fervida fantasia di Hannes Keller (firmata con lo pseudonimo "Arno Fischer"), potrebbe esser paragonata a una bella favola. Accompagnata dal ritratto dell'interprete dall'espressione intensa e tenebrosa, riuscì immediatamente a conquistare l'incondizionato interesse del pubblico, sollecitato da regolari annunci sulla stampa e servizi televisivi esclusivi.
Nel l942 - dopo aver disertato dal fronte ovest - il pianista tedesco Kaspar Rosen arrivò in Ucraina e trovò ospitalità presso una famiglia ebrea. La sua attenzione fu subito attirata da un giovane che praticamente trascorreva l'intera giornata improvvisando su un vecchio piano a coda in pessime condizioni. Con grande meraviglia apprese che Antonej non aveva mai avuto lezioni di musica e che - essendo muto - senza aiuto alcuno, cercava di esprimersi con questo strumento.
Rosen, incredulo ma affascinato, scoprì via via una personalità musicale eccezionale, un nuovo modo di comunicare con lo strumento. L'espressione sonora carica di una forza elementare, passaggi di toccante lirismo che si alternavano efficacemente a motivi violenti, quasi sofferti... In sintesi una mescolanza di stili che vagamente potevano riportare a Schumann, Skriabin e Prokofieff. In virtù di una mano estremamente forte e agile problemi tecnici non esistevano, l'estensione inconsueta facilitava l'esecuzione di qualsiasi virtuosismo.
Immediatamente Rosen fece riparare il vecchio strumento e intraprese con Tartarov un sistematico programma di studio. I progressi furono strabilianti, Tartarov assimilava con inaudita velocità qualsiasi insegnamento, il suo entusiasmo per questo nuovo mondo che stava scoprendo era incontenibile!
In poco tempo Tartarov si trasformò in un pianista di eccezionale formato, fatto che indusse Rosen a progettare un evento in grande stile per presentarlo al mondo musicale. Un fortunato caso volle che un musicista russo, scoprendo questo straordinario genio, insistesse per presentarlo a suoi influenti e facoltosi amici residenti a Parigi.
Presentemente Tartarov vive nei pressi di Parigi dove i suoi sostenitori sono ben felici di offrirgli tutte le possibilità di perfezionare la sua arte.
Ultimamente si è avverato un fatto di inestimabile importanza, non solamente per Tartarov, bensì per tutto il mondo musicale.
I sostenitori di Tartarov hanno appreso che a Parigi vive un vecchio barone misantropo di origine slava, si presume figlio di un'amante di Liszt. Dalla madre, tra le altre cose, il barone ha ereditato un baule del quale è gelosissimo, contenente preziosi cimeli appartenuti al giro artistico del tempo, fra i quali manoscritti musicali di grandi compositori. Nonostante le continue esortazioni dei suoi pochi intimi, il barone si è sempre rifiutato di separarsene.
Ma fortunatamente la storia di Tartarov ha raggiunto un suo lato sensibile e - dopo molte reticenze - il barone ha acconsentito, permettendogli di accedere alla sua mansarda per visionare i manoscritti, però alla condizione di rimetterli nel baule dopo averli consultati.
E così Tartarov, con immensa trepidazione, ha avuto modo di rovistare nel famoso baule. In effetti esistevano molti manoscritti, la maggior parte senza valore. Ma improvvisamente l'inconfondibile scrittura di Mozart ha rivelato un piccolo rondò su un tema popolare, e poi quella di Beethoven lo schizzo di una sonata per pianoforte. Da ultimo una versione pianistica di un pezzo orchestrale di Liszt. Sicuramente pezzi originali di tre grandissimi compositori.
Per alcune ore Tartarov è rimasto immerso nello studio di questi preziosissimi brani, poi - come promesso - li ha suonati al barone prima di riporli nel baule.
I giorni seguenti sono stati dedicati alla ricostruzione dei pezzi, specialmente per quanto riguarda la sonata di Beethoven... purtroppo rimasta incompiuta.
A questo punto i sostenitori di Tartarov ritengono indispensabile condividere questa grande scoperta pubblicamente e stanno ideando il modo di realizzare l'evento con un grande concerto.
La realizzazione dell'auspicato grande concerto si concretizzò così per merito di Hannes Keller che - in diversi mesi - riuscì a risolvere tutti i punti concernenti l'organizzazione.