[Trademark Tartarov]

Antonei Sergejvitch Tartarov alias Jean-Jacques Hauser

LA STORIA DELL'ILLUSTRE VIRTUOSO SCONOSCIUTO
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Il grande concerto

Il programma

Per diverse settimane grandi manifesti annunciarono un evento musicale esclusivo.
In bella vista, affissi nei punti strategici di molte località della Svizzera e anche oltre confine, attirarono l'attenzione dei passanti in virtù dell'inconsueta presentazione: mega formato, caratteri dorati su sfondo scuro, programma anticonvenzionale.

I conoscitori, consapevoli dell'impegno richiesto per l'esecuzione dei brani di Skrjabin, Ravel, Bartok e Prokoviev, irti di difficoltà tecniche e interpretative, annoverarono Tartarov nel firmamento dei grandi virtuosi ancora prima di averlo ascoltato...

L'esclusiva possibilità di assistere alla prima esecuzione di opere inedite di Mozart, Beethoven e Liszt contribuì a rafforzare il richiamo per l'imperdibile occasione.

Grande interesse suscitò pure la seconda Toccata di Prokoviev, a tutti sconosciuta.

Assai animate le discussioni nel mondo musicale a proposito del momento culminante della serata: le improvvisazioni sulle proposte del pubblico, pratica ormai da tanto tempo abbandonata dai pianisti, quasi una provocazione per le odierne tradizioni...

 

      
Manifesto del concerto        Programma del concerto

 

Praticamente il programma di sala consisteva in un elegante opuscolo ricco di informazioni e illustrazioni:

  • il curriculum di Tartarov redatto da Arno Fischer (in realtà estrosa invenzione di Hannes Keller)
  • il ritratto dell'interprete dal fascino esotico (ovviamente il pianista Jean-Jacques Hauser assolutamente irriconoscibile grazie ai sofisticati interventi di Max Heiland, artista pittore e truccatore del Teatro di Zurigo)
  • un primo piano delle mani del pianista
  • uno stralcio del manoscritto di Tartarov per la ricostruzione della Sonata di Beethoven
  • il logo che anche in futuro caratterizzerà la personalità di Tartarov


                 

La parte più importante consisteva nella presentazione analitica del programma completo, arduo compito affidato alla competenza del musicologo Raymond Littmann, in realtà l'amico André Manz, organista. Camuffato da introverso professore sarà anche attivo sul podio nella parte conclusiva del concerto per presentare a Tartarov i temi scelti tra le numerose proposte del pubblico per le improvvisazioni.

Da provetto studioso, Raymond Littmann risolse con disinvoltura il delicato compito presentando una personalissima versione redatta secondo la prassi professionale, non tralasciando comunque alcune espressioni in senso ironico, a volte parodiando le tipiche "frasi fatte" alle quali sovente ricorrono i critici... in situazioni di imbarazzo.

Questi preziosi approfondimenti introduttivi furono presi in seria considerazione dai melomani che stipavano la sala... informazioni grazie alle quali avrebbero sicuramente potuto assimilare pienamente le interpretazioni di Tartarov, particolarmente quelle dedicate ai brani recentemente scoperti...

La documentazione originale del testo di Raymond Littmann è consultabile nella pagina in tedesco.

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